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![]() ![]() FAMIGLIA: Fagaceae NOMI COMUNI: Ruvia, gianda, roul, ruer, rugola, roaro, rovla, ghiandina, ischia, arvolo, merollo, cerqua, cercola, arruvolo, ghianna, cersa, agghiandri, ruvalu, chercu, orroli. LA DROGA: La corteccia. QUANDO SI RACCOGLIE: La corteccia si raccolie in primavera o in autunno dai rami giovani staccandola con un coltello: si praticano due incisioni anulari distanti 10 centimetri l' una dall' altra e si uniscono con una longitudinale. PROPRIETÀ: Astringenti, antiinfiammatorie, leggermente antisettiche. PRINCIPI ATTIVI: Tannini, acido gallico, sostanze amare, piccole quantità di materie pectiche e resine.
La parte della Quercia più usata a scopo medicamentoso è costituita dalla corteccia, tuttavia anche altre parti della pianta hanno utili proprietà a scopi salutari, domestici e industriali. Le ghiande sono un ottimo alimento per i suini, il legno di talune varietà viene utilizzato per costruire botti dove invecchiare i distillati alcolici, le galle (che sono delle escrescenze tondeggianti che si formano sui rami a seguito di punture di insetti) si usano per fare inchiostri e conciare pelli.
La corteccia: Per le infiammazioni intestinali e le diarree. Decotto (tisana): 1 grammo in 100 ml di acqua. Due - tre tazzine al giorno. Tintura vinosa: 2 grammi in 100 ml di vino rosso (a macero per 7 giorni). Tre - quattro cucchiai al giorno.
La corteccia: Per le irritazioni delle gengive, delle emorroidi e in generale della pelle e delle mucose, per i capelli grassi e le estremità sudate. Decotto: 3 grammi in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, gargarismi e lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto sulle parti interessate. |