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![]() ![]() FAMIGLIA: Apiaceae NOMI COMUNI: Fenuggiu, fnoi, finoc, fenocio, scartozzein, anito, madaro, finucchiastru, fenuju agru. LA DROGA: La radice e i frutti. QUANDO SI RACCOGLIE: La radice si raccoglie in ottobre - novembre: si scava con la vanga, si lava, si monda delle radici laterali e si taglia in pezzi di alcuni centimetri che si dividono in due per il lungo. I frutti si raccolgono in agosto - settembre: si recidono le ombrelle, si legano in mazzi e si fanno asciugare all'ombra. PROPRIETÀ: Aromatiche, aperitive, digestive, carminative, diuretiche, antispasmodiche, leggermente anitsettiche. PRINCIPI ATTIVI: Olio essenziale (fenolo, estragolo), acidi clorogenico e caffeico.
Il Finocchio, notissima pianta alimentare, deve le sue proprietà salutari ai frutti e alla radice, che è un valido diuretico.
Per uso esterno i frutti del Finocchio stimolano la circolazione superficiale e disinfettano blandamente l'epidermide.
La radice: Come diuretico. Decotto: 3 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre tazze al giorno.
I frutti: Come aperitivo, digestivo, antispasmodico e antifermentativo intestinale. Infuso: 1 grammo in 100 ml di acqua. Una tazzina prima dei pasti. Una tazza all'occorrenza di crampi addominali.
I frutti: Per le palpebre arrossate, per l'alito cattivo. Infuso: 2 grammi in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi, applicare compresse.
Un bagno stimolante, deodorante e purificante si può preparare mettendo in infusione nell'acqua calda una manciata di frutti. |