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![]() ![]() FAMIGLIA: Rutaceae NOMI COMUNI: Portuga', setron, arans, narans, naranzaro, melangolo, cetrangolo, aranzu, tarongia. LA DROGA: I fiori, la corteccia del frutto. QUANDO SI RACCOGLIE: I fiori devono essere raccolti al momento della fioritura recidendoli in giornate asciutte ed evitando di raccogliere i relativi piccioli; la corteccia del frutto si ottiene sbucciando i frutti non ancora maturi, quando la scorza e' ancora verde. PROPRIETÀ: Aperitive, digestive, aromatiche, sedative, antispasmodiche. PRINCIPI ATTIVI: Olio essenziale, esperidina e limonina.
Notissimo per le proprieta' aromatiche, dissetanti, vitaminiche, l'Arancio dolce ha le stesse proprieta' dell'Arancio amaro. L ascorza ed il succo del suo frutto sono effettivamente di nota piu' dolce della varieta' amara per cui i cartteri aromatici differiscono sensibilmente. Le scrze, nella varieta' dolce ed amara, sono componenti indispensabili nell'industyria liquaristica, in quella delle bevande gassate e dgli sciroppi, nonche' nell'industria alimentare in genere. L'infuso dei fiori viene usato soprattutto per le proprieta' sedative nei casi di insonnia e di eccitazione nervosa; esso e' particolrmente utile e gradito ai bambini (si abbia l'accortezza di addolcire molto il preparato con zucchero o miele). Una pratica domestica utile nei casi di cattiva digestione e; quella di fare un decotto con le scorze fresche di Arancio (e' opportuno utilizzare solo la parte esterna della scorza).
La corteccia fresca del frutto: Per facilitare la digestione, per i dolori di stomaco. Decotto: 1 o 2 scorzette in 100 ml di acqua. Una tazza all'occorrenza
I fiori secchi: Per l'insonni e l'eccitazione nervosa specialmente nei bambini. Infuso: 2 grammi in 100 ml di acqua. A tazze o tazzine all'occorenza. |